“Hei, cosa fai a fine gennaio?” questa è stata la domanda che continua a rimbombarmi in testa da un mese, una delle prime domande che mi ha fatto il Don dopo tanto tempo che non ci vedevamo e ancora oggi ci penso.
Una domanda che è arrivata in un periodo di cambiamento e che mi ha spiazzato. Ho subito pensato: “Cavolo, è un’ occasione da non perdere, ma come faccio in così poco tempo ad organizzarmi?”. Mi sono presa del tempo per decidere ma a pensarci bene, se avessi continuato a prendermi del tempo avrei continuato a trovare scuse per non partire.
“Non so”, forse perché dovevo andare dall’altra parte del mondo; “non so” forse perché non conoscevo la lingua, “non so forse perché”… beh c’erano un po’ troppi forse e quindi ho presp coraggio e ho detto di si per intraprendere questa nuova avventura.
Se ci penso, ancora adesso che manca tre settimane non mi sembra vero, non ho ancora realizzato.
Mi sono decisa di affrontare questa nuova avventura con uno spirito di leggerezza che normalmente non mi contraddistingue. Prima di affrontare la settimana dedicata alla GMG abbiamo l’occasione di fare anche un servizio missionario con l’opportunità di conoscere ancora più persone e magari aiutare in qualche modo gli abitanti di quel paese e questo devo dire, mi riempie il cuore. Posso dare dimostrazione di cosa vuol dire fare servizio anche dall’altra parte del mondo e non solo a casa mia con i ragazzi del mio paese.
Per quanto riguarda la GMG vera e propria vi devo confessare che non so cosa aspettarmi… ho avuto molti amici ed un’esperienza in casa come esempi di esperienze passate e devo dire che o sono tutti stati degli ottimi “racconta storie” oppure è proprio un’occasione da cogliere al balzo. Certo bisognerà armarsi di un po’ di spirito di adattamento ma questo non mi spaventa. Un’occasione che ti permette di vedere un posto nuovo, conoscere persone nuove, e vivere la Chiesa in un modo meno abitudinario rispetto alla vita di tutti i giorni. Sicuramente vivere i momenti di preghiera di gruppo, con gente che proviene da tutto il mondo, non capita tutti i giorni e mi auguro che si crei proprio un’atmosfera di Pace che ci possa dare la forza a noi giovani di riuscire a trasmettere, a chi non ci è potuto essere, la bellezza dei momenti che andremo a vivere e di essere capaci ad essere testimoni della Parola del Signore: ecco questo è il mio augurio che mi faccio e che faccio anche a tutti i ragazzi che vivranno questa avventura.
Serena Querin
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