Esperienze forti come quelle appena vissute ti cambiano la vita. Siamo rientrati da pochi giorni dalla settimana di missione in Messico e dalle giornate mondiali dela gioventù tenutesi a Panama. Nella prima parte del nostro viaggio abbiamo avuto la possibilità di prestare servizio nella comunità missionaria di Villaregia a Texcoco in Messico, dove abbiamo visitato le due zone più povere del territorio: Victor Puebla e San Wenceslao. Insieme ai sacerdoti e ai missionari siamo andati a trovare diverse famiglie per benedire loro, le loro abitazioni e alcuni luoghi di lavoro. Le cose che ci hanno subito spiazzato sono state la grande accoglienza e la generosità di queste persone che, nonostante vivessero in condizioni di estrema povertà, ci hanno donato i loro sorrisi e la loro riconoscenza ripetendoci spesso due frasi che ancora oggi portiamo nel cuore: "Mi casa es tu casa" e "Que Dios te benediga". Con queste semplici parole i messicani aprono le porte delle loro dimore con umiltà e allo stesso tempo offrono quel poco che possiedono per farti sentire amato e accolto. Una cosa che ci ha colpito molto è stata la fede di queste persone. In tutte le abitazioni non manca mai la statua della Madonna di Guadalupe, patrona e regina di tutto il Messico, e la statua di Gesù bambino. In alcuni situazioni ci siamo anche commossi davanti alla loro fede. In una famiglia abbiamo pregato per una bambina che doveva subire un'operazione importante, in un'altra per un anziano ormai infermo, un'altra ancora per un bambino che era appena nato. Alcuni del gruppo hanno avuto anche l'opportunità di dare una mano nella costruzione di una casa per una famiglia del posto. Fare qualcosa di concreto ci ha fatto sentire importanti perché per tutti noi la casa è uno dei beni più preziosi che si possiede, è dove nasce una famiglia, è un rifugio. Abbiamo anche animato una piccola festa per i bambini con qualche gioco e balli sia in italiano che in spagnolo e, anche se non conoscevamo bene la lingua, si è creata subito una forte sintonia. Di questa esperienza in Messico ci porteremo nel cuore gli occhi delle persone che abbiamo incontrato colmi di gratitudine e di rispetto verso quello che stavamo facendo, le mani e gli abbracci, si perché in Messico ci si saluta con una stretta di mano e con un abbraccio.
Dopo questa intensa settimana siamo poi volati a Panama e neanche qui l'accoglienza non è mancata. Abbiamo passato il restante del viaggio ospitati dalle famiglie del posto che ci hanno fatto sentire a casa anche dall'altra parte del mondo. Sicuramente i momenti più emozionanti delle giornate della gioventù sono state la Veglia di sabato sera e la messa della domenica mattina dove il Papa ha parlato e pregato con noi giovani. Non è facile tradurre a parole le emozioni che si provano ma è bello guardarsi intorno e vedere un mare di giovani che insieme a te si commuovo di gioia, che anche se di lingue diverse rispondono tutti allo stesso si di Maria, che anche se fa caldo e non si dorme quei giovani, noi giovani abbiamo ancora la voglia e il diritto di sognare. Noi abbiamo promesso quei giorni di essere l'adesso di Dio.
Giada e Federica
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